A proposito di… trauma giovanile e perdita delle figure genitoriali per Covid-19

SEGNALAZIONE DI STUDI E RICERCHE

Avendo appena perso un genitore a causa del Covid-19 e vedendo l’altro ricoverato in ospedale con la malattia, un adolescente era talmente disperato che il suicidio sembrava l’unica via d’uscita. Fortunatamente, ciò non è avvenuto, ma è evidente che non si può essere immuni dalle ferite psicologiche che questo giovane – e migliaia di altre persone – subiscono dopo la perdita di un caregiver primario per questi motivi. 

Di questo e di molto altro tratta il recente studio di A. Slomski, dal titolo Thousands of US Youths Cope With the Trauma of Losing Parents to Covid-19 (JAMA. Published online November 17, 2021), che qui segnaliamo, a partire dal fatto che, secondo alcune stime, sono più di 140.000 i giovani statunitensi che hanno perso un genitore o un parente affidatario per cause dirette o indirette da Covid-19 (come quelle dovute alle difficoltà di accesso all’assistenza sanitaria legate alla pandemia) dal 1 aprile 2020 al 30 giugno 2021. 

La tematica affrontata è di grande attualità e largamente generalizzabile, tenuto conto che in tutto il mondo, secondo quanto pubblicato su The Lancet, più di 1,1 milioni di bambini ha avuto questo di tipo di perdita nei primi quattordici mesi della pandemia.


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