Gli ultimi decenni del secolo scorso hanno visto in Italia un drammatico e diffuso consumo di eroina da parte di molti giovani. Una realtà troppo presto rimossa che ha visto servizi pubblici e volontariato cercare, in un vuoto istituzionale, di rispondere ai bisogni ed alle sofferenze di tanti ragazzi e famiglie.
In questo quadro le comunità terapeutiche hanno assunto una dimensione mitica. Tra queste la Phoenix House di Londra che, per i suoi risultati, diventerà luogo di speranza e pellegrinaggio.
Ma qual è il metodo adottato che molti hanno cercato di imitare? E quale la quotidianità per un residente? È quello che si è domandato un allora giovane psicologo, Mauro Croce, che ha voluto immergersi in tale realtà tenendo un diario personale la cui pubblicazione oggi (clicca qui per vedere la scheda del libro) rappresenta una formidabile occasione per rileggere quel periodo, con le parole e lo sguardo di allora ma con la consapevolezza di oggi.
Questa esperienza, allora, può offrire un’occasione di riflessione e di stimolo anche per affrontare lo sviluppo del consumo di sostanze nella società contemporanea, in cui torna ad avere un ruolo anche la dipendenza da oppiacei.
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