A proposito di… violenze ed aggressioni giovanili

Immagine di Marcos Cola da Pixabay

RIFLESSIONI E CONSIDERAZIONI

(Foto di Marcos Cola da Pixabay)

Abbiamo quasi esaurito il lessico delle esecrazioni utili per commentare le vicende di violenza di cui quotidianamente abbiamo notizia. Colpiscono – afferma Francesco Provinciali in una sua recente riflessione – la reiterazione dei fatti, lo scatenarsi delle pulsioni a sfondo sessuale fino allo stupro e i femminicidi, lo sfociare di azioni criminose e di sopraffazione in gesti di deliberato e predeterminato annientamento di vite umane, l’associazione a delinquere di giovani persone e il senso di impunità che caratterizza la ripetizione di questi fatti di cronaca.

Ma cosa sta succedendo in noi ed intorno a noi? Che cosa sanno i padri e le madri di questi adolescenti? Che cosa ci fanno ragazzini e ragazzine in giro a notte fonda? Dove sono i loro genitori? Questi giovani sono artefici del male o ne sono vittime?

Ricordano i protagonisti del libro di Gilbert Cesbron “Cani perduti senza collare”, una generazione di ragazzi allo sbando, lasciati soli davanti all’impatto con le difficoltà della vita, e chiamati a costruire da sé il proprio futuro attraverso gli errori e le incertezze della giovane età è giusto domandarsi se la deriva pervasiva del male emulato come comportamento normale debba essere fermata e corretta senza esitazione da parte di tutti, a partire da quel che resta della odierna istituzionale scolastica e dell’attuale struttura familiare.

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