A proposito di… salute mentale in bambini e adolescenti

Foto di NoName_13 da Pixabay

INIZIATIVE UNIONE EUROPEA

(Foto di NoName_13 da Pixabay)

La Commissione Europea ha appena dichiarato che prima della pandemia da Covid-19 i problemi di salute mentale colpivano 1 persona su 6 nell’Unione europea, ossia circa 84 milioni di persone; dopo la situazione è solo peggiorata, soprattutto per i più giovani di età e per tutti coloro che soffrivano già di alcuni disturbi mentali.

Infatti, già nel 2019, oltre il 7% dei cittadini dell’UE soffriva di depressione e il 13% si sentiva solo per la maggior parte del tempo; nel 2020, i decessi per suicidio erano 10 ogni 100mila abitanti e nel corso della pandemia sono aumentati, perché le persone sofferenti si sono sentite ancora più sole ed isolate (si ricorda che la riduzione delle interazioni sociali, le preoccupazioni per la propria salute e per quella dei propri cari, l’incertezza per il futuro, l’ansia causata dalla paura e dalla perdita generano, di solito, slatentizzano disturbi preesistenti e generano disturbi da stress post-traumatico).

La situazione tra i giovani è, poi, ancora più grave, divenendo il suicidio la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. Ed il costo della perdita di salute mentale nei bambini e nei giovani è stimato, all’interno della Unione Europea, a 50 miliardi di euro all’anno.

Pertanto, tenendo fede all’impegno assunto dalla presidente Von der Leyen, la Commissione Europea ha licenziato un nuovo approccio globale alla salute mentale, con un piano di intervento da 1,23 miliardi di euro avente come principali obiettivi 1) la prevenzione, le cure e le terapie a prezzi accessibili, 2) il migliore equilibrio possibile tra lavoro e vita privata, 3) la tutela di bambini e di adolescenti e 4) l’attenzione ai soggetti più vulnerabili.

Inoltre, ai soggetti più giovani di età è dedicata una particolare attenzione poiché essi, in un contesto caratterizzato da crisi, conflitti, carenza di risorse, crescenti pressioni e sfide sociali, necessitano più di altri di una concreta rete per la salvaguardia della loro salute mentale, un “pacchetto” di strumenti di prevenzione e protezione anche rispetto all’impatto delle nuove tecnologie e dei social media.

La strategia elaborata dalla Commissione è costituita da 20 iniziative con le quali si vuole fare un primo e importante passo per mettere la salute mentale alla pari con la salute fisica in tutti i settori della società.

L’intento è quello di agire tempestivamente per promuovere e garantire una buona salute mentale anche attraverso un vero e proprio Codice Europeo per la salute mentale, rafforzando la ricerca sulla salute del cervello e gli interventi connessi.

I finanziamenti saranno resi disponibili da diversi strumenti del bilancio Ue, tra i quali i fondi di coesione Fse+ e Fesr e Horizon Europe.


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