Una recente indagine svolta su uno studio di coorte (Heffler KF., Acharya B., Subedi K., Bennett DS., Early-Life Digital Media Experiences and Development of Atypical Sensory Processing, in JAMA Pediatr. Published online January 08, 2024) ha dimostrato, ancora una volta, come l’esposizione ai media digitali (quali, ad esempio, televisione, tablet, smartphone) nel corso della prima infanzia sia in grado di comportare, in molti casi, lo sviluppo di una successiva elaborazione sensoriale atipica e, di conseguenza, la messa in atto di specifici comportamenti, compresi quelli osservati nell’ambito del disturbo dello spettro autistico.
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