A proposito di… desideri e dubbi adolescenziali

Foto di Anemone123 da Pixabay

SEGNALAZIONE DI STUDI E RICERCHE

Di recente, il Laboratorio Adolescenza e l’Istituto di ricerca IARD hanno pubblicato i dati di un’indagine condotta nel 2022 su un campione di 5.670 studenti tra i 13 e i 19 anni da cui emergono i desideri e i dubbi del mondo adolescenziale attuale.

Ad esempio, i giovani risultano essere preoccupati e disillusi riguardo al futuro e poco propensi, rispetto al recente passato, a intraprendere gli studi universitari. Sedentari, perennemente insoddisfatti del proprio aspetto fisico e in balia di una estetica dettata da influencer e fashion blogger. Sempre più “connessi” e con un lento ma costante peggioramento dei rapporti in famiglia e con il gruppo dei pari.

Il desiderio più diffuso è quello di andare via, vale a dire di viaggiare sempre e comunque, tanto da risultare una sorta di “voglia di fuga”.  Inoltre, il 58% degli adolescenti (69,4% delle femmine) ha sostenuto che nei due anni di pandemia da Covid-19 ha mangiato in maniera inappropriata (troppo, troppo poco, in modo sregolato…) e il 37% lamenta di essere aumentato di peso. Oltre la metà degli intervistati non è soddisfatto del proprio aspetto fisico in generale, tanto che aumentano anche gli episodi di autolesionismo (il 38,2% degli adolescenti conosce qualcuno che pratica atti di autolesionismo, il 6,4% in più rispetto all’anno precedente). Del resto, le indagini statistiche parlano chiaro: i disturbi del comportamento alimentare (DCA) che colpiscono proprio i giovanissimi (12-17 anni di entrambi i sessi) sono in crescita.

Secondo Magda Di Rienzo, responsabile del Servizio di psicoterapia dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Istituto di ortofonologia di Roma, c’è  stato un progressivo scendere del disagio e del dolore dentro il corpo. Come sempre gli adolescenti cercano un limite che, tuttavia, il mondo degli adulti non è più in grado di dare. E questa tendenza di misurare fin dove possono arrivare sta via via crescendo tanto che «il corpo degli adolescenti è diventato il palcoscenico “delle ombre collettive”, attraverso varie forme di autolesionismo, il cutting, anoressia e bulimia». Praticare il cutting (infliggersi ferite sulle braccia, le gambe) «è il loro modo di entrare dentro il corpo».

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